Il lungomare

Uno scorcio di uno dei giardini tematici sul nuovo lungomare
Uno dei giardini tematici
Il riconoscimento della vocazione turistica di San Benedetto si può far risalire agli ultimi decenni dell'800, quando nacquero le prime strutture alberghiere e il primo stabilimento balneare.

Negli anni successivi si rafforzò sempre più la consapevolezza della benevola influenza che i flussi turistici potevano avere sull'economia locale e si moltiplicarono quindi le iniziative da parte delle comunità per adeguare e migliorare le strutture cittadine. Nel 1931 l'Azienda di Soggiorno sambenedettese affidò al giovane ingegnere Luigi Onorati l'incarico di migliorare l'aspetto estetico e turistico del rilevato ferroviario nell'area attigua all'attuale viale Secondo Moretti. Tra i diversi lavori di sistemazione fu anche realizzato il viale a mare (attuale Rotonda con viale Buozzi). Il viale, inaugurato nel 1932, era largo 30 metri (18 metri di sede stradale e 12 di marciapiede) e fu considerato dai contemporanei spropositato. Il progetto fu completato poi con la realizzazione, nella zona sud dei giardini pubblici, di un insieme di strutture ricreative che comprendevano due campi da tennis, un piazzale per il ballo e skating e un luogo di ritrovo, la Palazzina Azzurra, sede del Circolo Forestieri e del Club del Tennis.
 
Uno scorcio della nuova pista ciclabile
La nuova pista ciclabile
Nel 2007 è stata completata la riqualificazione della prima parte del lungomare (tratto dalla rotonda di Porto d'Ascoli fino al termine dell'isola pedonale).
I molti giardini esotici realizzati mantengono quello che i loro nomi promettono, per bellezza e suggestione: ''degli agrumi'', ''delle piante officinali'', ''delle vele'', ''di campagna'', ''multisensoriale''.
Giardini che si aggiungono a quelli del primo tratto, riqualificato nei due anni precedenti: ''delle rose'', ''umido'', ''arido'', ''delle palme'' e ''mediterraneo''. In ognuno di questi spazi sono state sistemate piante rare, esotiche, particolari.
Il percorso ciclabile, ben distinto dal resto della passeggiata, ha un andamento sinuoso in modo da privilegiare, in alcune zone, il pedone rispetto al ciclista.
Con lo spostamento delle essenze arboree, lo spazio destinato esclusivamente ai pedoni è stato ampliato di circa 2, 5 metri, mentre la vecchia aiuola centrale è stata trasformata in salvagente pedonale alberato.


L'intero progetto è stato realizzato dall'arch. Davarpanah Farnush del settore ''Progettazione opere pubbliche'' del Comune di San Benedetto del Tronto.