Come rende noto il meteorologo prof. Massimiliano Fazzini, dalle 23 di ieri 22 marzo alle 10 di questa mattina sono caduti sulla città di San Benedetto dai 47 ai 55 millimetri di pioggia (in relazione alle diverse zone), pari a circa il 10% della pioggia media annua per questo territorio. A Monteprandone (le cui acque vengono raccolte anche dal Ragnola) ne sono caduti 60, 62 millimetri ad Acquaviva (che convoglia anche sull’Albula). Come previsto dai modelli, la pioggia è caduta con intensità costante per l’intero arco di tempo osservato.
Decine gli uomini e le donne dei vari organismi deputati al controllo del territorio mobilitati dalle primissime ore del mattino per sorvegliare i punti potenzialmente più critici e presidiare le strade a rischio allagamento. I disagi si sono verificati dove esistono problemi ben noti, come l’area di piazza del Pescatore - via Colombo.
Sorpresa negativa in via Val Tiberina dove, come ha comunicato la CIIP, non è partito l’impianto di sollevamento delle acque a causa di un black out elettrico verificatosi attorno alle 5. L’Enel non ha potuto garantire il riallaccio della fornitura in tempi brevi e così la società di gestione del ciclo idrico ha disposto l’installazione di un gruppo elettrogeno che è partito verso le 9: ma nel frattempo i disagi si sono fatti sentire pesantemente in tutta l’area.
Complessivamente, comunque, la città ha retto bene e, a questo punto, appare evidente che i lavori svolti in questi anni, con investimenti milionari da parte di Comune e CIIP, stanno dando risultati significativi.