Con ordinanza firmata oggi dal sindaco Giovanni Gaspari, è stato disposto che le sale giochi le sale scommesse, le sale VLT e le Sale Bingo operanti a San Benedetto del Tronto possano restare aperte dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23 di tutti i giorni, compresi i festivi.
Stessi orari vengono fissati per il funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro (le cosiddette “slot machine”) collocati in bar, ristoranti, alberghi, rivendite tabacchi, esercizi commerciali, ricevitorie lotto, ecc.. Nelle ore di “non funzionamento”, questi apparecchi dovranno essere spenti e il titolare dell’attività dovrà esporre in luogo ben visibile al pubblico tabelle con formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro e gli orari di apertura.
Queste disposizioni non si applicano alle sale biliardo e sale bowling in ragione della loro natura di attività prettamente sportiva.
Come si legge nelle premesse, l’ordinanza rientra nelle politiche adottate dall’Amministrazione volte, “per quanto possibile, a contrastare i fenomeni di patologia connessi al gioco compulsivo, agendo in stretto contatto con le strutture sanitarie pubbliche e avviando collaborazioni con cooperative impegnate sul fronte delle dipendenze”. Nell’ordinanza, ad esempio, si ricorda,che “la Cooperativa Ama - Aquilone, da sempre impegnata sul fronte delle dipendenze, ha recentemente attivato, con il supporto dell’Amministrazione comunale, un ambulatorio per il gioco d’azzardo patologico in via Pasubio a Porto d’Ascoli”.
Nel documento si ricorda quanto serio sia il fenomeno delle ludopatie, quanto sia in vertiginoso aumento il numero di adulti che si rivolgono alle strutture sanitarie marchigiane per risolvere un problema di dipendenza da gioco: “I dati relativi all’utenza in trattamento per il gioco d’azzardo patologico negli anni 2013-2014 presso il servizio GAP dell’ASUR Area Vasta 5, hanno evidenziato che il numero degli utenti che si sono rivolti alla struttura nel 2014 è aumentato del 31% rispetto all’anno precedente”.
Il fenomeno non risparmia neppure i più giovani. “Infatti – si legge ancora - dopo uno studio fatto sui giovani nella provincia di Ascoli Piceno, è emerso che circa il 10% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni gioca sistematicamente e addirittura il 3% ha una dipendenza dal gioco di tipo patologico”.