Scultura Viva, XVII edizione - Re_writing

Due delle opere della Mostra

Due delle opere della Mostra

 
dove
Palazzina Azzurra
 
quando
dal 16 al 30 giugno 2013
 
telefono
 
 
a cura di

Associazione artistico culturale "l'altrArte",

 
 
 
 
 
 
 

Re_writing

Consonanze artistiche tra il concettuale e la California

 

 

Intime consonanze. Un sodalizio consolidato da decenni. Somma di tempi scandita soprattutto da immagini e alimentata da parole, pensieri, suoni, azioni. Da qualche anno, il sodalizio che sembrava
essersi interrotto con il trasferimento di Piernicola Cocchiaro oltreoceano, si è invece rafforzato forse favorito anche dalla notevole
distanza geografica, anche se cambiato di segno. Nel senso che le intime consonanze possono considerarsi opposte consonanze tra il
"concettuale" di Fabrizio Mariani e la "maniera" di Piernicola Cocchiaro.
Joseph Kosuth utilizzò per primo il termine "concettuale" per definire il suo obiettivo di un'arte fondata sul pensiero piuttosto che su un
frainteso ed equivoco piacere estetico. Un'arte alla cui base i concetti e le idee espresse sono più importanti del risultato percettivo ed estetico dell'opera stessa.
Il termine "maniera" da sempre è sinonimo di stile e identifica lo stile di un artista. Con questa accezione viene ripresa e definita dal Vasari 

nella sua monumentale opera "Le vite". Da allora rimane fondamentale per la definizione di fenomeni artistici. Che sia la gran maniera, la bella maniera o la maniera moderna, questa avrà sempre un significato positivo anche nei suoi eccessi legati al periodo del cosiddetto manierismo, fenomeno artistico del tutto positivo, per altro riconosciuto dalla critica del Novecento per la sua impostazione anticlassica e straordinariamente moderna.
Un concettuale rivisitato quello di Fabrizio Mariani ed una maniera intesa nel senso più artistico, vasariano e contemporaneo del termine
quella di Piernicola Cocchiaro. Fabrizio Mariani manipola materiali contemporanei ad alto contenuto tecnologico come le lastre di stampa tipografiche offset o gli elementi della geometria euclidea come il quadrato o semplici segni grafici come linee e punti. Li utilizza per la costruzione delle sue opere, ricorrendo all'uso di colori acrilici ad olio e grafite. 

Le opere di Fabrizio Mariani sono pure costruzioni del pensiero, vere e proprie rivisitazioni di un'idea. 

L'artista, quasi per autocompiacimento, cambia le carte in tavola, fino a raggiungere una sua personale e cosciente ambiguità di linguaggio.

Un gioco alchemico degli opposti che lo porta direttamente ad una dichiarata translitterazione dei significanti, che genera un nuovo significato dell'opera stessa. Richiamando lo spettatore a riflettere sullo strettissimo rapporto tra immagine e parola. Il valore fondamentale non è il risultato percettivo ed estetico dell'opera, ma è l'idea che sta alla base dell'opera.
La maniera di Piernicola Cocchiaro è la bella pittura. E' la sapiente utilizzazione dello strumentario classico dell'artista: tavolozza dei colori e pennelli. La natura, la natura antropizzata e la natura morta sono i temi che ama frequentare. E' attraverso il suo personale e a volte intimo paesaggio che Piernicola Cocchiaro cerca quel particolare rapporto tra natura e cultura, tra la natura delle cose e la sua cultura. Permeando la sua pittura dei colori del cielo e del mare di San Benedetto del Tronto prima, e dei colori del cielo e del mare della California ora. E' difficile distinguere i paesaggi del passato da quelli del presente:

esistono solo paesaggi visti attraverso la bella pittura.
Mai dimentico della sua attività di architetto, la sua natura antropizzata, assume le sembianze dei suoi paesaggi, nei quali egli si specchia e si riflette attraversando necessariamente la realtà, restituita sotto forma di paesaggi immaginati, testimonianze di visioni urbane ideali. E' la "Città ideale" vista da una angolazione, da uno scorcio.
La sintesi per eccellenza della natura e del paesaggio Piernicola Cocchiaro la raggiunge nelle sue nature morte, che meglio possono
essere intuite attraverso le espressioni della lingua tedesca ed inglese di Still leben e Still life, letteralmente vita silenziosa. E' la vita silenziosa degli oggetti e delle cose, una vita calma senza rumori, un'esistenza che si esprime per mezzo della bella pittura.

 

Giancarlo Bassotti