Gian Marco Tognazzi e Bruno Armando
Città di San Benedetto del Tronto
AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali
Indie Occidentali / Neraonda
di Friedrich Dürrenmatt
traduzione Italo Alighiero Chiusano
adattamento Edoardo Erba
con Giovanni Argante, Franz Cantalupo, Lydia Giordano
e la partecipazione di Lombardo Fornara
scene Andrea Taddei
costumi Silvia Polidori
disegno luci Angelo Ugazzi
regia Armando Pugliese
Un banale incidente, l'auto in panne, costringe Alfredo Traps, rappresentante di tessuti, ad una sosta indesiderata. Cercando aiuto, trova ospitalità a casa di un vecchio giudice che, in compagnia di due amici, un pubblico ministero e un avvocato in pensione, lo coinvolge nel loro passatempo: ricelebrare importanti processi come quelli a Socrate, a Gesù, a Federico di Prussia. Ben presto Traps si ritrova imputato e, in un'atmosfera sempre più inquietante, il gioco acquista un risvolto inaspettato. Si scopre che Traps, divenuto l'amante della giovane moglie del suo principale, di questo aveva provocato involontariamente la morte. Il delitto di Traps è tuttavia frutto di una mente assolutamente innocente e inconsapevole: la sua cattiveria è originaria e, come tale, esente da sensi di colpa a meno che qualcuno non faccia emergere i ricordi dalle nebbie del passato. Raccontando le proprie vicende Traps si trova di fronte alla prova della colpevolezza e si autoinfligge la condanna a morte che per gioco gli era stata comminata. Per Dürrenmatt siamo tutti colpevoli e il racconto ne è soltanto la dimostrazione attraverso il paradosso.
La panne. Una storia ancora possibile (1956) è uno dei romanzi più significativi dello svizzero Friedrich Dürrenmatt. Il tema è il conflitto dell'individuo con un mondo intimo, mostruoso, ignoto e comune a tutti noi. In teatro, il testo assume contemporaneamente i toni cangianti del leggero, del comico, dell'angosciante, del tragico e coinvolge lo spettatore nello stesso modo in cui cattura il protagonista.