Cantata per Amelia

La locandina dell'evento

La locandina dell'evento

 
dove
Teatro Concordia
 
quando
domenica 5 febbraio 2012 - ore 21,30
 
telefono
3392142416 - 3281724585 - 3470487243
 
e-mail
 
 
a cura di

Ultima Libertà di Fiorenzo Massacci

 
 
 

Cantata per Amelia
Un recital per ricordare

Teatro Concordia
Domenica 5 Febbraio 2012 ore 21,30
Lunedi 6 Febbraio 2012 (per le scuole superiori orario da stabilire)
Ingresso: intero Euro 10,00 - ridotto Euro 7,00 (fino a 19 anni)

Testo curato da Fernanda Cinaglia e Gilda Luzzi
Con: Gilda Luzzi (Amelia)
Maria Sforza, Anita Perotti, Erica Amatucci (Le Anime di Amelia)
Federica D'Angelo (Voce Luna)

Regia di Rosanna Listrani e Fiorenzo Massacci

Tecnici: Andrea Ciotti e Riccardo Sciarra

Amelia Rosselli (Parigi 1930 - Roma 1996), figlia di Carlo, ucciso da sicari fascisti nel 1937 a Parigi, dove era fuggito evadendo dal confino, porta nella sua vita il segno tragico della non appartenenza e della persecuzione.
Figlia di una potente famiglia ebrea, è costretta alla continua fuga, prima in Inghilterra, presso i parenti materni, e poi in America, dove condivide l'esilio con gli uomini più importanti della Resistenza italiana.
Ebrea da parte di padre, cristiana da parte di madre, italiana per nascita, vissuta in Francia fino all'età di 7 anni e poi in America fino al '46, data del suo rientro in Italia, fu dichiarata apolide, in quanto "cosmopolita".
Senza patria, senza religione, senza famiglia cercò disperatamente l'amore e la vita, incalzata senza sosta dai fantasmi di un passato violento, segnato dalla morte delle persone più care.
Fu una delle voci più alte del mondo intellettuale, organista, violinista, pianista e compositrice, studiosa di etnomusicologia, fu autrice di vari saggi sugli aspetti più avanzati della ricerca musicale contemporanea, scrisse d'arte, di letteratura, di politica su varie riviste e giornali.
Scelse come campo espressivo la poesia, forgiando un linguaggio metrico e verbale assolutamente originale, complesso e ricchissimo di registri e strutture, caratterizzato da un plurilinguismo che le consente di usare con indifferenza la lingua inglese, francese e italiana non meno che le espressioni tipiche di vari dialetti.

Il lavoro presenta la poetessa, attraverso i suoi versi, nella sua dimensione più intima e più sofferta: un intreccio di dolore e disperato amore, uno spirito che tocca vette di intenso misticismo in cui Eros e Thanatos si legano in esplosioni dionisiache, composte in nitide, perfette geometrie.


Centro del copione è la Cantilena per Rocco Scotellaro, composta nel '53 in occasione della morte del poeta che segnò in maniera tragica la vita di Amelia, riproponendo, in quel lutto, la somma delle "perdite" e delle violenze subite fin dall'infanzia.
Attorno a questo nucleo e al suo interno un intenso lavoro di tessitura  percorre tutto l'iter compositivo di Amelia, a cominciare dalla Libellula, l'opera da cui è stato tratto il maggior numero di versi.