locandina
Comune di San Benedetto del Tronto AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche con il sostegno di BiM Tronto
EDOARDO RIPANI FRATELLI Qual doglia incombe sulla mia città? di Edoardo Ripani
rielaborazione contemporanea del “Ciclo Tebano” da I Sette Contro Tebe di Eschilo, dalla Tebaide di Stazio e dall’Antigone di Brecht
con la partecipazione di Alessandra Desideri, Silvia Egidi, Anna Maria Falcioni Rosanna Fasola, Rosanna Listrani, Irma Marconi Sciarroni, Chiarastella Mastrostefano, Simonetta Olivieri, Micaela Santini, Daniela Santoni coach artistico Ruud Gielens dramaturg Geert Opsomer consulente per il coro Maria Baldovin Fratelli.
Qual doglia incombe sulla mia città? mescola narrazione, documentario e installazioni pirotecniche. Nello spettacolo interagiscono due linee parallele: una è fatta di parole e documenti che ricostruiscono la storia dei due fratelli Patrizio e Roberto Peci; l’altra è composta da immagini e metafore pirotecniche, che riproducono l’atmosfera violenta di quegli anni. L’impalcatura drammaturgica segue la struttura di un’antica tragedia greca, poiché questa storia è una tragedia italiana contemporanea, in cui si mescolano potere, rapporti familiari e orribili misfatti, come nel “Ciclo Tebano”. Patrizio e Roberto potrebbero essere considerati come due Eteocle e Polinice contemporanei, in una San Benedetto del Tronto (città dove i Peci sono nati e vissuti) maledetta, Tebe contemporanea.
Il “Coro delle Sambenedettesi”, composto da donne coetanee dei fratelli Peci e testimoni degli anni di piombo in città, porta in scena i corpi e le voci di una città perduta, disgregata dalle tragiche vicende di quel periodo. L’aspetto femminile emerge anche per il fatto che in tutta la storia dei fratelli Peci le uniche sopravvissute, seppur con il peso di un grande dolore, sono le donne. La madre, le due sorelle, la vedova e la figlia di Roberto. È il destino delle donne di San Benedetto, che per secoli hanno pianto i loro uomini annegati nel mare Adriatico. Proporre questo spettacolo quarant’anni dopo i tragici eventi dell’estate ‘81 ha un alto valore simbolico, per ricordare Roberto Peci, vittima innocente di un’orribile guerra.
La prima versione di Fratelli è stata presentata in Belgio ed in Olanda tra il 2015 e il 2017 e al Festival Cement 2017 di Den Bosch.
Edoardo Ripani, attore e regista, è nato nel 1982 a San Benedetto del Tronto e opera da una decina d’anni a Bruxelles. Ha conseguito il Master come regista teatrale presso il Ritcs di Bruxelles e ha collezionato esperienze con molte compagnie nel campo della ricerca, tra le quali Nessunteatro, Pantakin, Vicolo Corto, Urban Lies, theatropo, progetto Cuoredebole (vincitore premio “Made in Marche2013”), K.A.K., Unie der Zorgelozen, in diversi paesi europei, e nella produzione di Julian Hetzel All Inclusive. Dal 2020 fa parte del progetto Crossing the Sea, che ha lo scopo di creare e consolidare collaborazioni nell’ambito dello spettacolo dal vivo tra Italia, Medio Oriente e Asia, di cui Marche Teatro – Inteatro Festival è ente capofila.