La storia del Museo

 

L’idea di un museo dedicato alle specie ittiche che popolano i mari del mondo nacque nel 1954, quando all’interno del Mercato Ittico all’Ingrosso alcuni sambenedettesi assistettero ad una telefonata tra un commerciante locale ed un milanese che non riuscivano a capirsi perché chiamavano in modo diverso le specie di pesce in compravendita.

Si pensò così di allestire un’esposizione - raccolta permanente affinché i pescatori, i commercianti, qualsiasi acquirente o semplici curiosi potessero conoscere le qualità delle specie ittiche e l’esatta denominazione dialettale, italiana e scientifica.

Nato ufficialmente il 25 marzo del 1956 per merito di alcuni volenterosi soci della Pescasportiva poi intitolata a "Giovanni Poloni", il Museo Ittico “A. Capriotti” di San Benedetto del Tronto è oggi tra le principali realtà espositive del Mediterraneo. Sul finire del 1957 si ebbe un primo sviluppo espositivo grazie al generoso contributo elargito dalla Cassa del Mercato Ittico all’Ingrosso. Nello stesso periodo il Museo iniziava a creare rapporti con istituzioni scientifiche e università della penisola.

Con lo sviluppo della pesca, da mediterranea ad oceanica, e il contributo determinante di operatori della marineria locale, il Museo ha visto incrementare di anno in anno il numero degli esemplari esposti, alcuni davvero preziosi e rari. Decine e decine di armatori e pescatori sambenedettesi hanno, infatti, donato al Museo ciò che avevano recuperato dal profondo ed oscuro blu dei mari.

Ubicato inizialmente in una rudimentale sede privata, il Museo Ittico trovò - nel 1976 - una prima dignitosa collocazione nel complesso del Mercato Ittico all'Ingrosso che tuttora lo accoglie.

Negli anni, gli spazi sono stati rivisti e migliorati, mentre iniziavano le numerosissime visite di turisti, studenti e appassionati a cui poi, successivamente, si aggiunsero anche le attività didattiche per restituire al visitatore un’idea ampia e suggestiva della vita sommersa. Il 15 febbraio 1997 l'intero complesso museale è entrato a far parte del patrimonio del Comune di San Benedetto del Tronto.