Dopo tredici mesi (un tempo più lungo del previsto a causa del noto rinvenimento di reperti archeologici di epoca romana in piazza Sacconi), sono terminati i lavori di risanamento del sottosuolo del Paese alto.
Per la giornata odierna è prevista la riapertura al traffico del vecchio incasato che contempla però alcune modifiche, indispensabili per disciplinare il passaggio di mezzi in una zona che, per conformazione e valore del patrimonio edilizio, va adeguatamente preservata.
E' dunque istituto il senso unico di marcia in Via Serafino Voltattorni, da via Fileni in direzione della piazza Sacconi. Il senso unico prosegue anche in via Rossini, nel tratto compreso fino a via Muto (sagrato dell'Abbazia) dove si deve obbligatoriamente entrare in piazza Piacentini disciplinata come spazio per parcheggio. L'uscita dalla piazza avviene o da via degli Orefici o da via Firenze. In sostanza, il tratto di via Rossini compreso tra via Muto e via degli Orefici è totalmente interdetto al traffico. Inoltre è stato istituito il divieto di fermata sulle intere vie Voltattorni e Rossini: gli spazi un tempo occupati dalle auto in sosta sono adesso dedicati esclusivamente al transito dei pedoni.
Anche piazza Sacconi è in gran parte pedonalizzata: si tratta di quella a ridosso della Torre dei Gualtieri, mentre il quadrilatero adiacente alla ex scuola Castello, dove insistono gli scavi archeologi, resta, per il momento, a cielo aperto.
Infine è stato istituito il divieto di transito nell'intera zona ripavimentata per i mezzi con portata superiore a 3,5 tonnellate.
Va ricordato che, da qualche mese, è disponibile il parcheggio della scuola "Marchegiani", a pochi metri da piazza Sacconi, che dispone di almeno 50 posti liberi.