Comune di San Benedetto del Tronto, Assessorato alla Cultura
AMAT
con il contributo di
MiBACT e Regione Marche
in collaborazione con
BIM Tronto
- residenza di riallestimento -
Pierfrancesco Pisani, Parmaconcerti e Teatro di Dioniso
in collaborazione con Infinito srl e Fondazione Teatro della Fortuna di Fano/AMAT
SABRINA IMPACCIATORE, VALTER MALOSTI
VENERE IN PELLICCIA
di David Ives
scene e disegno luci Nicolas Bovey
costumi Massimo Cantini Parrini
aiuto regia Elena Serra
assistente alla regia Roberta Crivelli
musiche di e trasformazioni da Richard Wagner
regia Valter Malosti
Dopo una lunga giornata di audizioni, un regista non ha ancora trovato la protagonista di «Venere in pelliccia», l’opera dello scrittore dell’Ottocento Von Sacher Masoch, di cui ha curato l’adattamento. Verso sera, quando tutti sono già andati via, gli si presenta una ragazza rozza e sboccata che, insistentemente, gli chiede di poter fare un’audizione; è chiaro da subito che questa donna non si fermerà di fronte a nulla pur di ottenere la parte. La scombinata Vanda Jordan (omonima della controversa eroina del romanzo di Masoch) si trasformerà davanti agli occhi del regista nella protagonista del romanzo, Wanda Von Dunayev. Tra regista e attrice, vittima e carnefice, inizia un esilarante combattimento, un vertiginoso scambio di ruoli, un gioco ambiguo fatto di seduzione, potere e sesso; un duello teatrale in cui i confini tra realtà e finzione vanno lentamente sfumando, lasciando il regista e gli spettatori ostaggio di un finale enigmatico e misterioso; sospeso in una atmosfera a metà tra la brutalità tragicomica di certe tragedie antiche e David Lynch.
Questo testo di David Ives – drammaturgo americano, classe 1950, molto noto e rappresentato in patria - è la dimostrazione che in teatro con pochissimo si può ottenere moltissimo. Bastano un uomo, una donna e una stanza chiusa e un viaggio nelle nostre profondità più oscure e misteriose può cominciare.