Rassegna "Non a voce sola" - "L'Amore di sé"

Il manifesto di "Non a voce sola"

Il manifesto di "Non a voce sola"

 
dove
Palazzina Azzurra (in caso di pioggia Teatro Concordia)
 
quando
venerdì 30 agosto 2013 ore 21.00
 
telefono
338.4162283
 
a cura di

Oriana Salvucci - Associazione Ante Litteram Studio Salvucci

 
 
 
 
 
 
 

Approda a San Benedetto del Tronto il festival "Non a Voce Sola", giunto alla quarta edizione, rassegna di poesia, filosofia, narrativa, arte e musica al femminile "portatrice di quell'altro sguardo che Virginia Woolf  chiamò "woman's angle".

 

Il festival è itinerante e coinvolge un circuito di 14 comuni delle province marchigiane (Macerata, Pollenza, Numana, Senigallia, Fermo, Ancona, Sirolo, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Grottammare, Tolentino, Porto Sant'Elpidio, Montecassiano).

 

Doppio appuntamento quest'anno con quella che può definirsi una sorta di madrina del festival: dopo il successo del primo agosto a Fermo, Barbara Alberti torna per incontrare il pubblico di "Non a voce sola", questa volta a San Benedetto del Tronto. Una donna che, oltre al mestiere di scrittrice e sceneggiatrice, ha dato spesso prova di sé come osservatrice acuta e caustica del reale e dell'intimo umano.

 

Questa volta Barbara Alberti lascerà i panni di "Guardiana del Faro", come il suo pubblico ama definirla in seguito alla nota trasmissione di Radio 24, per vestire quelli di un Cicerone che conduce alla scoperta dell'Amore. Più volte la scrittrice umbra si è confrontata con questo tema e sempre lo ha fatto alla sua maniera, lucida e dissacrante, con un gusto convincente e mai ripetitivo per la demolizione dei miti costituiti. Forte della convinzione che "L'amore è per i coraggiosi e tutto il resto è coppia", Barbara Alberti propone punti di vista inediti e vitalissimi a chi le pone questioni su afflizioni amorose ed esistenziali.

 

"La città ospiterà per la seconda volta la rassegna "Non a voce sola" - afferma l'assessore alla cultura Margherita Sorge - e ne siamo particolarmente orgogliosi non solo per il livello raggiunto dalla manifestazione ma anche per avere l'opportunità di incontrare Barbara Alberti e il suo  sguardo affilato sul mondo, un punto di vista originale che diventa, nel confronto col pubblico, uno zibaldone di pensieri e giudizi, un'accurata analisi antropologica e un'invettiva contro ogni convinzione benpensante".


La rassegna, ideata e diretta da Oriana Salvucci, proseguirà fino al prossimo ottobre ponendo al centro di questa edizione il tema dell' Amore di sé, un tipo di amore speciale e fondante per l'essere umano, che laddove manca impedisce il "costruirsi come donne". Così commenta Oriana Salvucci: "L'amore di sé è il fil rouge della rassegna. Dopo il "desiderio come veglia, come attesa, come mancanza che spinge alla ricerca" non si poteva che approdare ad una riflessione sull'amore di sé. Non il narcisismo, il vuoto ripiegamento su se stessi, ma quel moto del cuore che apre al mondo e all'altro, al nuovo, al differente, fuori e dentro di noi. L'amore di sé è amore per la sapienza, amore per la conoscenza di sé. È anche rispetto del proprio essere e riconoscimento del proprio valore a prescindere dai ruoli, dalle funzioni, dalle maschere. È amore per la costruzione di sé, anzi amore per il riconoscimento di sé, fuori dallo "sguardo dell'altro". È un chiamarsi fuori dai condizionamenti e dagli stereotipi dettati dal genere di appartenenza, donna e uomo. È lo scardinamento degli stereotipi. È affermare "con il cuore penso. È il cuore l'organo dell'intelligenza.".

Dopo San Benedetto del Tronto, seguiranno le tappe di Grottammare il 5 settembre l'8 con Claudia Priano e il 12 settembre a Civitanova Marche con Annarosa Buttarelli e Liliana Rampello.

 

LA PROTAGONISTA

Barbara Alberti è nata in Umbria, fra angeli e diavoli. E' grata alla pessima educazione cattolica, cui deve la sua ispirazione (nel primo romanzo, Memorie malvage, alla fine tutto il paese- Umbertide, in provincia di Perugia- sprofonda all'inferno, che era proprio sotto la cantina dei Baldassarri- casa dell'autrice). A 15 anni è venuta a Roma, che ha odiato a prima vista, e qui si è laureata in filosofia. I protagonisti dei suoi romanzi lanciano tutti la stessa sfida: trovare la più invisibile tra le felicità. Creature in rivolta: vecchi ingiudiziosi, bambini infernali, puttane, santi. Torna spesso l'argomento religioso. Negli ultimi dieci anni si è appassionata alle biografie fantastiche di personaggi esistenti, vivi e morti.