Tratto dall'opera teatrale di Wajdi Mouawad, e diretto dal regista canadese Denis Villeneuve, La donna che canta è un "film-apparizione" coraggioso che parla a tutti, in modo universale, partendo dalla storia di un popolo inaridito dall'odio politico e religioso, per arrivare al significato più grande ed autentico dell'amore, vera catarsi e antidoto alla violenza ottusa della guerra.
Cineforum S.B.T. Buster Keaton
Canada, ai giorni nostri: Il notaio Lebel, alla presenza dei gemelli Jeanne e Simon Marwan, legge il testamento della loro mamma, che lavorava presso di lui, e le sue ultime sconcertanti volontà. Dovranno consegnare, per ristabilire la verità e per onorare la coscienza della madre, due lettere: una per loro fratello, di cui ignoravano l'esistenza, e l'altra per il padre, mai conosciuto, che credevano morto. Devastati dal dolore, sarà per il momento solo Jeanne a partire per il medio oriente e fare ricerche nella loro terra d'origine, intraprendendo un sentiero arduo e difficile per ricostruire il passato, come in un puzzle.