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La suggestiva Rotonda, un tempo inizio del lungomare, è nata come Piazza Tommaso di Savoia (attuale Rotonda Carlo Giorgini).
Luogo di ritrovo per tutti coloro che vogliono fare una passeggiata in centro, è una sorta di punto di arrivo e di partenza che guarda a sud verso il lungomare e l'altra Rotonda (di Porto d'Ascoli) e ad ovest verso l'isola pedonale e Viale secondo Moretti.
La caratteristica fontana, che doveva assurgere a simbolo di tutto il lungomare, è oggi una fra le immagini più note della nostra cittadina.
L'attuale Faro è entrato in funzione ufficialmente nel 1957 ed è stato costruito tra la Rotonda e la zona portuale (in zona strategica e centrale all'area portuale), in considerazione del fatto che l'importanza di un faro è nella posizione e nella portata del fascio di luce.
E' elemento necessario ai naviganti e marinai per l'avvicinamento alla costa, come richiamo nell'oscurità notturna per gli uomini in mare che localmente, prima della sua costruzione avevano come riferimento solo il Torrione e il suono delle campane; idealmente per questo motivo è stato costruito lungo la perpendicolare che parte dal "Paese Alto" in direzione est.
E' una torre cilindrica su fabbricato ed è alta 31 metri. Sulla sua sommità si trova collocata una lampada alogena da 1000 W che emana una luce bianca che, grazie a delle lenti opportunamente combinate ed allineate, viene riflessa emergendo come un intenso fascio di raggi paralleli, quindi convogliata in un unico punto e proiettata in lontananza. La portata della luce del faro si proietta ad una distanza di 32 Miglia natutiche in condizioni di perfetta visibilità. con il versante ovest oscurato (a prevenire fastidi alla città) ed è una luce ottica rotante che emana due lampi in un periodo di dieci secondi. In condizione di eventuale avaria, vi è anche un fanale più piccolo di riserva con una portata più contenuta. In presenza di nebbia si aziona pure il nautofono collocato sulla punta del molo sud che ernana un segnale sonoro per le imbarcazioni che altrimenti non riuscirebbero a percepire i due fanali identificativi dell'imboccatura del porto, rispettivamente con luce verde nel molo nord e con luce rossa nel molo sud.
La scala a chiocciola con 150 scalini porta alla sommità della struttura e ad una terrazza dalla quale è possibile vedere da levante l'intera città e le colline circostanti.
Il faro di San Benedetto del Tronto oggi funziona in automatico grazie ad una fotocellula che lo aziona o lo spegne. Ma all'epoca della sua costruzione, era un faro manuale il cui funzionamento si realizzava dietro degli ingranaggi mossi da un peso motore che quotidianamente doveva essere ricaricato dal farista.
Il faro di San Benedetto del Tronto assume una notevole importanza per tutta la marineria medio adriatica sia perchè esso è l'unico che ha una portata notevole tra Ancona ed Ortona sia per la portata geografica (la distanza, cioè, alla quale può essere visto tenendo conto della curvatura della terra e della quota a cui è l'occhio dell'osservatore).