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La Cattedrale è stata completata in varie fasi che si sono protratte per oltre un secolo. Promotore della realizzazione di un tempio adeguato alla costante crescita della popolazione del borgo marinaro fu uno dei più amati parroci della storia cittadina, padre Gioacchino Pizzi, a cui è intitolata la via che costeggia l'edificio. Il disegno originario di metà ottocento è dell'architetto bolognese Gaetano Ferri, fu più volte modificato con l'intervento di altri professionisti e fu aperta al culto nel 1908. Solo nel dopoguerra vennero costruite la gradinata esterna e la facciata principale in stile rinascimentale rivestita in travertino ascolano. Nel 1986 è stata elevata a cattedrale. All'interno è possibile ammirare un recente affresco di 400 metri quadrati raffigurante le tradizioni marinare della città ma anche un settecentesco "Vergine della Vittoria con bambino", reliquie dei martiri S. Urbica e S. Illuminato, un bassorilievo scolpito dall'artista Aldo Sergiacomi e un "Battesimo di Gesù" dell'artista Armando Marchegiani. La cattedrale custodisce anche l'"Albo dei caduti civili del Mare", l'elenco dei marittimi sambenedettesi che nei secoli hanno perduto la vita sul lavoro.
Di fronte alla cattedrale sorge il Teatro comunale ''Concordia''. Il nome deriva dal fatto che, per mettere fine ad aspri litigi che duravano da anni, ai primi dell'800 alcune famiglie della città decisero di realizzare la struttura in segno di riconciliazione. Dopo alterne vicissitudini che hanno caratterizzato un lungo periodo di decadenza, di recente il "Concordia" è tornato nella piena disponibilità della cittadinanza grazie ad un sapiente restauro. Il Teatro ha 312 posti tra platea e galleria.